La bozza del Def: le previsioni sul Pil, sul deficit e sul debito, l’impatto del Reddito di cittadinanza e il salario minimo.
Emerge già durante il vertice a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte, Tria e i vicepremier la bozza del Ded, il Documento di Economia e Finanza che rappresenta uno dei principali ostacoli per il governo a guida Lega Movimento Cinque Stelle.
Def, la bozza del testo: c’è un capitolo sul salario minimo
Nella bozza del documento è stato inserito un capitolo dedicato al salario minimo, che andrà in qualche modo a completare nel progetto del Movimento Cinque Stelle il percorso iniziato con l’introduzione del Reddito di cittadinanza.
Il provvedimento dovrà assicurare al lavoratore un salario minimo sufficiente per provvedere ai bisogni della famiglia garantendo un tenore di vita che sia almeno dignitoso.
Si va, stando alle indiscrezioni, verso una retribuzione di nove euro l’ora.
Flat Tax nella legge di bilancio 2020
Nodo spinoso già alla vigilia del vertice di governo era quello legato alla Flat Tax, fortemente voluta da Matteo Salvini e in parte criticata da Luigi Di Maio.
Nella bozza del documento si fa riferimento a due aliquote Irpef del 15% e del 20% da finanziare in gran parte con la ‘riconversione’ delle agevolazioni fiscali.
Il provvedimento sarà inserito nella legge di bilancio per il 2020 e si prevede una progressiva introduzione della tassa piatta, provvedimento in quota Lega rivisto in qualche modo da Giovanni Tria per assecondare anche le richieste dell’Unione europea.
Reddito di cittadinanza da aprile
Confermata l’erogazione del reddito di cittadinanza a partire dal mese di aprile, una mossa che dovrebbe rimettere in moto la micro-economia italiana spingendo anche le famiglie meno abbienti a spendere, alla luce del fatto che proprio questi soggetti sarebbero più inclini al consumo.
Le previsioni sul Pil
Stando alle previsioni legate all’anno in corso, il Pil dovrebbe crescere dello 0,2%, il deficit dovrebbe attestarsi a quota 2,4% mentre il debito dovrebbe raggiungere il 132% circa.